Eventi in zona

mercoledì 26 ottobre 2011

Con il polo di Azzano un milione di veicoli in più

Un milione di veicoli in più l'anno. Per l'esattezza 400 camion e quasi 2 mila vetture al giorno.

E' il flusso di traffico che si riverserebbe nell'hinterland sud della città se venisse realizzato il polo logistico di Azzano Mella, voluto da Esselunga.

Per questo ieri Legambiente Bassa Bresciana e il comitato «No polo» hanno consegnato nelle mani del presidente della Provincia, Daniele Molgora, le 5 mila firme di contrarietà raccolte tra i cittadini che si affacciano sulla Provinciale IX Quinzanese, in un momento cruciale per il futuro della piattaforma logistica: domani il Tar di Brescia sentenzierà in merito alla sua fattibilità.

Il ricorso era stato presentato dai comuni limitrofi (Capriano del Colle e Dello), da Legambiente e dal Parco regionale Monte Netto. Contraria anche la nuova amministrazione comunale di Azzano (cambiata a maggio). «Tante le falle amministrative nell'iter progettuale - spiega il presidente del comitato Pietro Prevedoni -, dall'assenza di una valutazione ambientale strategica e di una Via, fino alla scelta del sito, che si trova in area agricola strategica secondo il Ptcp della Provincia». Gabriele Pellegrini, portavoce di Legambiente Bassa bresciana, ricorda che «l'infrastruttura equivarrebbe, in termini di volumetrie, a 2 milioni di metri cubi di cemento, ovvero a 6 mila villette. Uno scempio che non può essere permesso».

Pietro Gorlani - Corriere della Sera Brescia - 25 ottobre 2011

sabato 22 ottobre 2011

Tpl, il Broletto vuole l’agenzia unica

Loggia o Broletto? Il dilemma, giocato “in casa bresciana”, riguarda la gestione futura del TPL, ovvero del Trasporto Pubblico Locale, una partita decisiva che deve tenere conto anche della legge regionale ancora allo studio e, soprattutto, dell’avvento della metropolitana.

Si è svolta giovedì la seduta della Commissione Trasporti della Provincia a cui ha preso parte anche il presidente di Brescia Mobilità, Valerio Prignachi oltre che l’assessore Corrado Ghirardelli.

L’obiettivo dichiarato dal Broletto è quello di giungere alla costituzione di una agenzia unica che operi sul territorio prima dell’avvio della legge regionale con un eventuale bando unico per il trasporto pubblico urbano e provinciale.

Il rischio è però che, mentre Loggia e Broletto “litigano” sull’affidamento del bando, e mentre stringono i tempi per il rinnovo di gestione (quella affidata a Brescia Trasporti è scaduta a luglio), così come quella dei pullman extraurbani e dei parcheggi a Sintesi spa, un terzo contendente abbia la meglio, spiazzando comune e Provincia.

In ballo ci sono anche 800 posti di lavoro tra Brescia Mobilità e il Gruppo Arriva.

La partita è molto delicata e complicata e se, da una parte, con Brescia Mobilità, sarebbe il comune a farla “da padrone” nell’eventuale affidamento a questa con l’agenzia unica, dall’altra il Broletto non vuole passare in secondo piano, ma potere dire la sua nella futura programmazione del Tpl.

Il comune a programmare e la Provincia a gestire il trasporto pubblico? Un’ipotesi che fa storcere il naso al Broletto che, con l’entrata in vigore del metrobus deve definire il suo ruolo. Anche perché il percorso della metropolitana potrà (in un lontano futuro?) essere ampliato verso Rezzato e a Castegnato, dove non c’è l’interscambio con la rete ferroviaria.

Redazionale (quibrescia.it - 21 ottobre 2011)