Eventi in zona

venerdì 25 novembre 2011

Parchi regionali: occasione per lo sviluppo del territorio


Sabato 24 novembre (14:30-17:30)
Teatro Oratorio di Poncarale Piazza Caduti - Poncarale (BS) 

Parchi regionali: occasione per lo sviluppo del territorio

Convegno organizzato dai circoli PD di Flero, Poncarale e Azzano-Capriano su "Agricoltura, ecologia e paesaggio nelle aree protette"


Partecipano:
  • Gianluigi Lazzarini (Assessore Agricoltura e ambiente Comune di Poncarale)
  • Paolo Castellini (Presidente del Parco del Montenetto)
  • Luciano Lussignoli (Docente di urbanistica; Politecnico di Milano) 
  • Paolo Corvo (Docente di sociologia; Università di Pollenzo)
  • Vittorio Ducoli (Direttore Ente Parco Paneveggio Pale di San Martino)
  • Enzo Valbonesi (Responsabile Biodiversità del Forum Ambiente nazionale del PD)

Segreteria:
  • Arch. Laura Rossetti (Tel. 3393454181, pdflero@libero.it)

giovedì 24 novembre 2011

Dario Vassallo - Il coraggio delle scelte

Venerdì 25 novembre 2011 (ore 20,30)
Teatro Lucia - Botticino

Il coraggio delle scelte

convegno organizzato dal circolo PD di Botticino, dall'Associazione Culturale La Piramide, dall'Auser di Botticino Mattina e dall'Associazione Libera, in memoria di Angelo Vassallo.



Parteciperà Dario Vassallo, fratello di Angelo, che presenterà il suo libro "Il sindaco Pescatore. Storia di Angelo Vassallo - Un eroe del sud".

L'evento sarà coordinato da Amelia Pisante, Presidente dell'associazione culturale La Piramide, e vedrà gli interventi di:
  • Piero Maculotti (giornalista);
  • Giuseppe Giuffrida (dirigente Amm. Procura Antimafia di Brescia);
  • Mario Benetti (sindaco di Botticino);
  • Piero Bisinella (sindaco di Leno e segretario provinciale del PD).

    venerdì 18 novembre 2011

    Addio al polo di Azzano Mella

    Le carte adesso finiscono in Procura per un sospetto abuso d'ufficio

    AZZANO MELLA - Addio al polo logistico di Azzano Mella che avrebbe ospitato un centro intermodale merci di Esselunga, tra i più grandi d'Italia. Il Tar di Brescia ha accolto i ricorsi presentati dai comuni di Capriano del Colle e di Dello, dal Parco regionale del Monte Netto e Legambiente dichiarando illegittima la cementificazione di 400mila metri quadrati di terreni agricoli come era nei progetti della Sa-Fer srl, che aveva ottenuto il via libera dalla precedente giunta del comune bassaiolo e dagli uffici dell'assessorato provinciale al Territorio. Via libera illegittimo dichiara la prima sezione del Tar (presidente Giuseppe Petruzzelli), accogliendo tutte le censure mosse dai legali dei ricorrenti: mancava la valutazione ambientale strategica, la Via necessaria per piattaforme così estese; ma anche il permesso di costruire non era in regola visto che arrivato dopo il Piano di governo del Territorio.

    Quindi la Provincia (l'assessorato al Territorio di Romele aveva dato l'ok anche se l'area è considerata agricola strategica), Sa-Fer e comune di Azzano dovranno pagare 21mila euro di spese legali ai ricorrenti. Ma non è finita qui la vicenda avrà anche risvolti penali (già toccati nell'aprile scorso in occasione dello scandalo Stabiumi, proprietario di gran parte dei terreni venduti sottocosto a Sa-Far). E' infatti finito nei guai l'architetto Mauro Salvatori per un presunto caso di abuso d'uffici: era sia progettista dell'intervento che estensore del pgt della precedente giunta guidata da Franco Gaspari (sindaco) e Umberto Ferrari (vicesindaco).

    Grande soddisfazione per il sindaco di Dello Ettore Monaco, che ha proseguito la battaglia legale intrapresa dal suo predecessore (Giovanni Pigolotti) andando fino in fondo nel ricorso: «Questa sentenza dimostra che serve concertazione quando si tratta di progetti impattanti per il territorio. I singoli egoismi sono destinati a perdere». Esultano anche gli ambientalisti che da tre anni (dopo una dozzina di manifestazioni e 5mila firme di contrarietà raccolte) si battono contro la cementificazione del suolo e le controindicazioni per l'ambiente (il polo avrebbe portato 2400 veicoli al giorno sulla provinciale Quinzanese ormai al collasso). Esulta Legambiente «Siamo felici di aver fermato l'ecomostro della Bassa - dichiara no in una nota stampa Gabriele Pellegrini, del direttivo regionale di Legambiente e il presidente regionale Damiano Di Simine - ma è arrivata l'ora di dire stop al consumo di territorio, e di farlo cambiando le leggi che permettono di realizzare capannoni attraverso sportelli unici e varianti urbanistiche. Il Consiglio Regionale da due anni ha in mano 13.000 firme in calce alla nostra proposta di legge di iniziativa popolare per la tutela del suolo: cosa aspettano i nostri rappresentanti a portarla al voto? Quanto cemento dovrà spargersi ancora sui nostri campi prima che la Lombardia abbia una legge che tuteli il suolo?»

    Pietro Gorlani, Corriere della Sera - Brescia, 17 novembre 2011

    martedì 15 novembre 2011

    Rezzato - Le pulizie fai da te della squadra speciale di Giunta

    REZZATO - È stata una seduta di Giunta davvero singolare quella svoltasi ieri a Rezzato. Nessuna riunione attorno ad un tavolo in municipio, e, a voler ben vedere, nessuna seduta: il sindaco Enrico Danesi, gli assessori ed i consiglieri di maggioranza la sedia non l'hanno utilizzata, ma sono restati in piedi per recarsi in vari punti del paese per ripulire, dipingere, potare.

    Con questa iniziativa gli amministratori locali hanno voluto testimoniare come il Comune di Rezzato, malgrado abbia i conti in ordine, non può purtroppo spendere somme (peraltro già incassate e stanziate) per l'ormai famoso patto di stabilità, che nel caso di Rezzato blocca opere per oltre un milione di euro per l'anno 2010/2011 e altri 700mila euro per il 2012, oltre ai notevoli tagli governativi che negli ultimi tempi hanno gravato sulle Amministrazioni locali.

    Il risultato di questa stretta è una crescente difficoltà ad erogare servizi ai cittadini, tra cui la manutenzione, la tutela e l'ammodernamento del patrimonio comunale. Ecco allora la scelta degli amministratori di entrare in azione per un giorno rimboccandosi le maniche come imbianchini, muratori, giardinieri a costo zero.

    Il punto di ritrovo  inizio lavori della "squadra speciale" di circa quaranta persone è stato il parco di Bacco, sul colle di San Pietro, dove per il nutrito gruppo (con l'ausilio della protezione civile e del gruppo Alpini) è iniziato il riscaldamento dei muscoli normalmente abituati a maneggiare carta e penna. Gli amministratori, tra i quali non poteva mancare l'assessore all'ecologia Marco Apostoli, si sono cimentati con tagliaerba, rastrelli, ramazze.

    Successivamente sono stati ripuliti gli altri siti scelti per questo make up: il sottopasso ferroviario Paolo VI, i cui muri erano imbrattati da scritte (l'assessore ai Lavori pubblici Giorgio Arici ha avuto man forte da parte del gruppo sportivo Rezzato Sud); la scuola media Perlasca, per il medesimo problema, con l'assessore Davide Giacomini (Bilancio e comunicazione) in prima linea; il parco Ferrari, totalmente coperto di foglie, ha avuto l'onore della ramazza del sindaco Danesi infine l'assessore Domenico Pasini (Commercio) si è occupato di via De Gasperi.

    La speciale seduta di Giunta ha anche inteso sottolineare la grande importanza della cura dei beni pubblici e la corresponsabilità di tutti i cittadini per la loro tutela. L'iniziativa diventerà quasi certamente un appuntamento abituale da parte degli amministratori, che replicheranno ciclicamente il loro impegno.

    Francesca Zani - Giornale di Brescia, 13 novembre 2011

    domenica 13 novembre 2011

    Castenedolo - Bloccati 4,5 milioni ma si investe lo stesso su scuola e servizi

    I problemi creati al Comune dal Patto di stabilità. Le chiavette per i cassonetti. Interventi nelle frazioni.

    CASTENEDOLO - Quando si parla di attività delle Amministrazioni comunali ci sono tre parole che vanno poste in premessa: Patto di stabilità. Meglio, i vincoli alla spesa imposti da esso. "Forse i cittadini non conoscono bene il meccanismo - spiega l'assessore al Bilancio Angelo Dioni - che, bloccandoci 4,5 milioni, ci costringe a individuare di volta in volta nuove strategie per non sforare". Ciò nonostante, sottolinea Nadia Taglietti, assessore all'Istruzione, "abbiamo continuato ad investire nei servizi": sia in riferimento al piano per il diritto allo studio, "che ha confermato stanziamenti e tariffe a carico delle famiglie", sia a "corsi di formazione di matrice tanto ricreativa quanto culturale", sia allo sportello ascolto "a tutto tondo", indirizzato all'intera cittadinanza che potrà avvalersi della consulenza di educatori e psicologi dell'Ufficio Servizi sociali.

    Questo progetto è stato attivato con l'assessorato di cui è titolare Giovanni Branchi (il quale ha pure la delega all'Agricoltura), che inserisce l'iniziativa nell'ambito dell'azione "Avviata sulla scia dell'emergenza crisi, che continua unitamente a soluzione di medio-lungo termine". Ad esse si affiancano proposte come la "consulta volontariato" istituita nell'intento di comporre le realtà dei volontari castenedolesi. L'attività di servizio sociale in genere cerca in ogni caso "di abbracciar la famiglia come entità civile, cercando di coinvolgere la comunità immigrata", pari al 10-11% della popolazione.

    Capitolo rifiuti. Per il futuro (bisogna raggiungere il traguardo del 65% di raccolta differenziata entro il 2012) ci si sta orientando "sul metodo a chiavetta" spiega l'assessore Adelmo Malpetti.  "Ciò almeno per due ragioni: appare il meno costoso e soprattutto, a differenza del porta a porta che prevede l'eliminazione dei cassonetti, consente, nel caso, di poter tornare indietro senza danni". Al contempo Malpetti annuncia l'ampliamento del cimitero "con 4 cappelle da 8 e ulteriori 176 loculi".

    A intrecciare un po' tutte le tematiche toccate dalla giunta è, in conclusione, il vicesindaco Pierluigi Bianchini, convinto fautore "dell'avvicinamento delle periferie". Come? "Attraverso i comitati di frazione" (che a Castenedolo sono cinque: Castenedolo, Alpino, Bettole, Macina e Santa Giustina) e le "nove commissioni consiliari". I fari del vicesindaco sono puntati, in località Alpino, "sulla riqualificazione di via Patrioti e via Industriale", e per le Bettole "su via dei Santi, sulla quale continuiamo a lavorare". Proseguono pure le iniziative "adotta un tiglio", "una rotonda" o "un parco", come quello intitolato recentemente a Piero Ughini - in località Bettole - "Adottato" da Nuova Fonderia di Castenedolo. A Santa Giustina, Bianchini annuncia la costruzione di "una piattaforma per lo smaltimento e il recupero di materiali non pericolosi, liberando le discariche, che sarà oggetto di convenzione con l'Amministrazione", e a breve " di un percorso ciclo-pedonale grazie al recupero di parte del parco del Garza e dell'intero fontanile Prandoni".

    Chiudendo sul commercio, l'assessore anticipa "un'analisi su eventuali contraccolpi subiti dai commercianti del centro storico in seguito all'apertura del centro commerciale Vulcania, cui seguiranno, nel caso interventi mirati".

    Raffaella Mora - Giornale di Brescia, giovedì 10 novembre 2011

    venerdì 11 novembre 2011

    Rezzato: giornata di volontariato comunale

    Sabato 12 novembre, dalle 9 alle 13, la Giunta Comunale di Rezzato (Brescia) rivolge una iniziativa aperta a tutti i cittadini per pulire e sistemare alcuni spazi pubblici.

    A tutti i cittadini che vorranno contribuire con il loro lavoro viene consigliato di portare abbigliamento comodo e guanti da lavoro.

    Il punto di ritrovo sarà il parco di Bacco (alle 9), in base al numero di persone disponibili si procederà poi alla divisione nei punti che saranno interessati alla pulizia-manutenzione (parco di Bacco, parco Ferrari, sottopasso di via Matteotti, facciata della scuola media G. Perlasca, zona Aldo Moro, via De Gasperi, parco di Virle).

    “L’iniziativa”; ha spiegato l’assessore al Bilancio e Partecipazione Davide Giacomini, “sarà rivolta sia a sottolineare l’importanza della corresponsabilità di tutti i cittadini nel rispetto dei beni pubblici sia a ricordare i pesanti tagli governativi subiti dagli enti locali negli ultimi anni”.

    Le riduzioni dei trasferimenti dello Stato rendono sempre più difficili la tutela e l’ammodernamento del patrimonio comunale; inoltre il patto di stabilità impedisce ai comuni di spendere somme già incassate e stanziate.

    Nel caso del comune di Rezzato il patto di stabilità blocca opere per oltre un milione di euro “nonostante”, viene sottolineato dall’assessore, “il Comune abbia rispettato il patto di stabilità 2010 e volontariamente abbia deciso di rimborsare anticipatamente mutui per oltre un milione e mezzo di euro. Per il 2012 si prevede che ulteriori 700.000 euro saranno bloccati dal patto di stabilità e che i trasferimenti ordinari da parte dello Stato si ridurranno di quasi 400.000.”

    Redazionale, quibrescia.it, 10 novembre 2011

    domenica 6 novembre 2011

    Flero - Una giunta rosa: quattro donne e un solo uomo

    FLERO - A farsi carico dell'amministrazione del paese delle "tre pannocchie" una Giunta dove il problema non sono certo le quote rosa, anzi. Perché a Flero il sindaco è donna, Nadia Pedersoli, ma è al femminile anche l'80% della Giunta: quattro su cinque. Percentuale bulgara si sarebbe detto un tempo. Il sesso forte può contare su un solo rappresentante, Fabio Ghisi, assessore esterno con delega al Bilancio, ai Lavori Pubblici ed al Sistema Informativo.

    Ma vediamo le deleghe del gruppo assessorile che costituisce per il paese una novità assoluta. Enrica Fracassi è il vice sindaco con delega alla Cultura e allo Sport; Piera Prederi si occupa invece di Istruzione pubblica,, Commercio, Attività produttive; Laura Rossetti ha competenza su Urbanistica ed Ecologia.

    Redazionale - Giornale di Brescia, 5 novembre 2011

    Flero - La città non ingloba il paese

    Il sindaco spiega che 500 case sono invendute e altre 500 si dovrebbero costruire. "Vogliamo difendere le pause agricole".

    FLERO - Al monumento dei Caduti di Flero, nella piazza irregolare davanti al Municipio, la soma dei morti e dei dispersi della prima e della seconda guerra mondiale danno credibilità al numero degli abitanti di una volt: 28 morti nella prima guerra, 19 nella seconda più 18 dispersi riescono a stabilire il sacrificio, allora, di un contado alla patria.

    Flero,oggi, conta 8mila e 600 abitanti, 20 anni fa, ai tempi del sindaco Bruno Barbaglio, più di 30 anni di governatorato, le anime non arrivavano a 3mila. È cambiato il mondo, in questi due decenni. Eppure, la fleresità, dice il sindaco Nadia Pedersoli, è pienamente leggibile.

    Insistiamo sullo sfondamento della città verso il paese e lei sottolinea la tenuta di un idem sentire, la resistenza di un popolarismo in cui piccola e grossa borghesia, villa postaristocratica e villa Marcolini stanno bene insieme. Poiché hanno deciso di star bene insieme i loro residenti. È la scelta che non nasce dappertutto, viene da un umore e da un sentimento curati, da una cultura e da un'educazione persistenti. I fleresi, insomma, hanno deciso di rimanere popolo di comunità di paese indipendentemente dalle dinamiche di pressione cittadina e dalle ferite delle infrastrutture, superstrada e alta velocità.

    Il popolarismo flerese si caratterizzerebbe pure per una capacità a riconoscersi e a riconoscere la legittimità dei suoi sindaci diversi, di Chiari e di Barbaglio, della Levori, di Prandelli e della Pedersoli. Flero, dunque, coltiva una fleresità che è stata e viene coltivata dai suoi sindaci di ieri e di oggi. Si scontrano e non si delegittimano.

    Non è così replicabile in altri paesi. Altrove, ex sindaci se ne vanno oppure spariscono. Qui si sa dove vivono e si sente la loro voce. La fleresità della Pedersoli e della sua Giunta, la fleresità vittoriosa alle elezioni recenti sarebbe la difesa di un territorio troppo attaccato, privato di pause agricole, la condivisione popolare su un'idea eccessiva di edificazione.

    Il sindaco Pedersoli guida una lista civica di centrosinistra, conosce la storia del paese, l'alternanza dei governi, lo spessore popolare della municipalità qualunque sia il colore dell'amministrazione per la ragione che il popolo, discretamente, controlla i suoi governanti e poi decide. Lo ha fatto con gli altri, lo farà con lei.

    Certo, si sa, si vota dappertutto, ma ogni paese vota con un'intensità e una propria personale profondità. Flero sembra abbia votato per il senso di una misura, contro il senso di un consumo eccessivo del territorio. Se è vero che ci sono 500 case invendute e 500 case da edificare, allora l'analisi del neo sindaco non è facilmente contestabile. Ho tolto, dice, 300mila metri quadri smontando il piano di governo del territorio appena approvato e ritiene anche così di aver definito la fleresità. Le facciamo presente che ha vinto per una settantina di voti, che le liste erano quattro di cui 3 di centrodestra e lei risponde che non si calcolano in modo così aritmetico le dinamiche elettorali. Ed ha ragione. Ma il giorno in cui il centrodestra più la Lega si mettessero insieme, esclusivamente da un punto di vista numerico, le sue ragioni potrebbero diventare torti. Elettoralmente parlando. Ma ci interessa di più registrare la tenuta ufficiale di una fleresità, la presenza di una piazza irregolare, che domanda regole di spazio. Come quel grande sagrato definito piazza e che è lì sospeso, tra pieno e vuoto.

    Tonino Zana - Giornale di Brescia, 5 novembre 2011

    Flero - Una caserma incompiuta e aree agricole da tutelare

    I lavori dell'immobile sono fermi dall'estate del 2008. Il sindaco: "Da elemento di sicurezza a luogo di degrado".

    FLERO - Le opere pubbliche incompiute mettono infinita tristezza, per i soldi spesi male e per l'opportunità mancata. È proprio questo il caso della caserma dei carabinieri di Flero in via XX settembre, che appunto dal 2008 è ferma: le erbacce stanno avendo il sopravvento e la struttura segna già il passere del tempo, ancora prima di essere inaugurata ed operativa. Il paese fa attualmente riferimento al comando di Borgosatollo.

    "Quello che doveva essere un elemento di sicurezza - spiega il sindaco Nadia Pedersoli - è invece diventato un luogo di degrado". I lavori come detto sono fermi da tempo (dall'estate del 2008 per la precisione) a causa del fallimento dell'impresa che stava realizzando l'opera. Da precisare che l'immobile è di proprietà dello Stato, del Ministero dell'Interno, e non del Comune. "Ho già segnalato più volte la questione all'Osservatorio opere pubbliche della Regione Lombardia - continua il primo cittadino - senza però venire a capo di nulla". Il sindaco Pedersoli ha conquistato la guida del paese con una lista civica (orientata verso il centrosinistra) con il 34,7% dei voti. Per il paese un vero e proprio terremoto politico, i fleresi hanno scelto di voltare le spalle alla classe politica che ha governato per un decennio con Lorenzo Prandelli. "Buongiorno Flero, per un risveglio civico", questa la lista che ha sostenuto il nuovo sindaco, ed il "risveglio" Pedersoli lo ha voluto mettere in pratica fin da subito cancellando il Pgt della precedente amministrazione che lo aveva adottato negli ultimi giorni del suo mandato. Inaccettabile per Pedersoli il consumo di aree agricole: circa 33 ettari (17 ettari per il residenziale, 14 per le aree produttive, 2 per zone commerciali). "Una colata di cemento inaccettabile - spiega il sindaco - se si pensa che attualmente a Flero ci sono 500 case ancora da vendere ed altre 500 sono pronte per essere messe in cantiere. Negli ultimi 10 anni il paese è stato snaturato, si è costruito, e le pause agricole tra un Comune e l'altro? L'aspetto ambientale è per me fondamentale".

    Il territorio di Flero è interessato da due grandi vie di comunicazione: la futura Tav ed il prolungamento della Sp 19, la cosiddetta Corda Molle a sud di Brescia che collegherà la A4, la A21 e l'aeroporto di Montichiari. A Flero è previsto uno svincolo di uscita viario della Corda Molle. La verosimile conseguenza è che il paese potrebbe diventare l'ingresso sud della città. Ma il sindaco è ben intenzionato a preservare l'identità di paese e la sua vivibilità.

    Tra i progetti da mettere in cantiere c'è la riqualificazione delle due scuole materne del paese, in via Umberto I ed in via Paine. Sul tavolo non c'è soltanto una riqualificazione ma anche un ampliamento dei servizi. In concreto, la struttura via Umberto I (ospitata in un edificio storico) dovrebbe essere trasferita nel polo scolastico, mentre per quella di via Paine si procederà alla riqualificazione. Anche quello della Casa di risposo è certamente un argomento da portare avanti, un progetto che, visto anche il periodo, non può essere affrontato da un singolo paese; Pedersoli punta a definire un progetto entro la fine del mandato.

    Francesco Alberti - Giornale di Brescia, 5 novembre 2011

    mercoledì 2 novembre 2011

    Rezzato: via del marmo per il rilancio del commercio

    REZZATO - "Distretto del Commercio le vie del marmo" è il bando di concorso della Regione Lombardia, che il Comune di Rezzato (capofila) in partenariato con le Amministrazioni di Botticino, Mazzano, Serle si sono aggiudicati con il loro progetto classificandosi primi della provincia. L'obiettivo del progetto è molto ambizioso come illustra l'assessore al Commercio di Rezzato, Domenico Pasini, ed è articolato in diverse azioni strategiche che prevedono la realizzazione di interventi che toccheranno le seguenti aree: Comunicazione e marketing del distretto tramite l'utilizzo di sistemi tradizionali e telematici, promozione e animazione attraverso eventi e manifestazioni interventi strutturali su aree strettamente connesse al comparto del commercio, possibilità per i negozi che vi hanno aderito di rinnovare vetrine, insegne e arredo.

    Oltre a questo tipo di interventi rivolto quasi esclusivamente ai negozi e alle botteghe del distretto, il progetto vuole migliorare anche alcune zone viarie e di parcheggio per poter fruire maggiormente dell'area distrettuale.

    Inoltre altri interventi sull'attuale sistema di sicurezza garantiranno una maggiore sostenibilità ambientale. Un vero e proprio rilancio di un grande territorio che va dalla pianura alla collina, dove ogni paese porterà le proprie diversità ed eccellenze che verranno valorizzate grazie a questa unione di intenti e sinergie tra Comuni vicini, come unitamente hanno dichiarato Edoardo Greco, vicesindaco e assessore al Commercio di Botticino, Fabio Zotti, assessore al Commercio e Bilancio di Mazzano, e Gianluigi Zanola, sindaco di Serle.

     L'obiettivo comune è di rilanciare il comparto del commercio con le sue botteghe, i negozi ed il turismo che rappresentano il tessuto sociale del territorio.

    L'importo complessivo del progetto sarà di 930mila euro di cui 380mila finanziati dalla Regione Lombardia grazie all'assegnazione del bando.

    A margine del progetto verrà indetto un concorso presso le scuole del Distretto per la realizzazione del logo che dia forza al progetto.

    Francesca Zani - Giornale di Brescia, 1 novembre 2011

    Borgosatollo - Esperienze vere: Impastato ospite d'onore

    BORGOSATOLLO - Da alcuni anni a Borgosatollo vengono organizzati degli incontri di grande spessore culturale e sociale, grazie al "Comitato per la Pace", un'associazione che è riuscita a portare nel paese personaggi del calibro del giudice Giancarlo Caselli, don Andrea Gallo, Dijana Pavlovic, Marco Travaglio e molti altri.

    Quest'anno la quarta edizione di "Esperienze vere" - questo il nome dell'appuntamento che si rinnova ogni autunno - sarà concentrata su un tema importante e delicato qual è la lotta alla mafia, affrontato in due appuntamenti distinti. Lunedì 7 novembre (teatro comunale, ore 20,45) ospite d'onore sarà Giovanni Impastato, fratello del noto attivista siciliano Peppino, paladino della lotta alla mafia che nel 1978 ha pagato con la vita questa sua attività. A Borgosatollo Impastato, che da sempre prosegue nell'opera di sensibilizzazione e denuncia contro la malavita, parlerà della storia di Peppino, della sua vita, delle sue opere e delle sue esperienze politiche e umane. A moderare l'incontro sarà il nostro collega Erminio Bissolotti.

    Il 16 novembre (sala civica di piazzetta Calvino, ore 20,45) toccherà invece a Fernando Scarlata fare il punto della situazione sulla diramazione della mafia nei contesti locali e, in particolare, nella nostra città. Tutti gli incontri sono a ingresso libero e, quest'anno, organizzati dal "Comitato per la Pace" supportato dalla "Rete antimafia di Brescia".

    Redazionale - Giornale di Brescia, 1 novembre 2011