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domenica 6 novembre 2011

Flero - Una caserma incompiuta e aree agricole da tutelare

I lavori dell'immobile sono fermi dall'estate del 2008. Il sindaco: "Da elemento di sicurezza a luogo di degrado".

FLERO - Le opere pubbliche incompiute mettono infinita tristezza, per i soldi spesi male e per l'opportunità mancata. È proprio questo il caso della caserma dei carabinieri di Flero in via XX settembre, che appunto dal 2008 è ferma: le erbacce stanno avendo il sopravvento e la struttura segna già il passere del tempo, ancora prima di essere inaugurata ed operativa. Il paese fa attualmente riferimento al comando di Borgosatollo.

"Quello che doveva essere un elemento di sicurezza - spiega il sindaco Nadia Pedersoli - è invece diventato un luogo di degrado". I lavori come detto sono fermi da tempo (dall'estate del 2008 per la precisione) a causa del fallimento dell'impresa che stava realizzando l'opera. Da precisare che l'immobile è di proprietà dello Stato, del Ministero dell'Interno, e non del Comune. "Ho già segnalato più volte la questione all'Osservatorio opere pubbliche della Regione Lombardia - continua il primo cittadino - senza però venire a capo di nulla". Il sindaco Pedersoli ha conquistato la guida del paese con una lista civica (orientata verso il centrosinistra) con il 34,7% dei voti. Per il paese un vero e proprio terremoto politico, i fleresi hanno scelto di voltare le spalle alla classe politica che ha governato per un decennio con Lorenzo Prandelli. "Buongiorno Flero, per un risveglio civico", questa la lista che ha sostenuto il nuovo sindaco, ed il "risveglio" Pedersoli lo ha voluto mettere in pratica fin da subito cancellando il Pgt della precedente amministrazione che lo aveva adottato negli ultimi giorni del suo mandato. Inaccettabile per Pedersoli il consumo di aree agricole: circa 33 ettari (17 ettari per il residenziale, 14 per le aree produttive, 2 per zone commerciali). "Una colata di cemento inaccettabile - spiega il sindaco - se si pensa che attualmente a Flero ci sono 500 case ancora da vendere ed altre 500 sono pronte per essere messe in cantiere. Negli ultimi 10 anni il paese è stato snaturato, si è costruito, e le pause agricole tra un Comune e l'altro? L'aspetto ambientale è per me fondamentale".

Il territorio di Flero è interessato da due grandi vie di comunicazione: la futura Tav ed il prolungamento della Sp 19, la cosiddetta Corda Molle a sud di Brescia che collegherà la A4, la A21 e l'aeroporto di Montichiari. A Flero è previsto uno svincolo di uscita viario della Corda Molle. La verosimile conseguenza è che il paese potrebbe diventare l'ingresso sud della città. Ma il sindaco è ben intenzionato a preservare l'identità di paese e la sua vivibilità.

Tra i progetti da mettere in cantiere c'è la riqualificazione delle due scuole materne del paese, in via Umberto I ed in via Paine. Sul tavolo non c'è soltanto una riqualificazione ma anche un ampliamento dei servizi. In concreto, la struttura via Umberto I (ospitata in un edificio storico) dovrebbe essere trasferita nel polo scolastico, mentre per quella di via Paine si procederà alla riqualificazione. Anche quello della Casa di risposo è certamente un argomento da portare avanti, un progetto che, visto anche il periodo, non può essere affrontato da un singolo paese; Pedersoli punta a definire un progetto entro la fine del mandato.

Francesco Alberti - Giornale di Brescia, 5 novembre 2011

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